mercoledì 8 febbraio 2012

LA CITAZIONE E' PIU' INTELLIGENTE CHE LAICA


Vogliamo farci mancare una citazione? Internet è venuto incontro al nostro bisogno di sintetizzare, tipico della società della comunicazione la quale, oltre ad essere globale, deve anche essere veloce ed efficace.

Forse che siamo diventati tutti originali? In questo strano mondo, in cui l’importanza di un senso non sta nell’avercelo ma nel vendertelo sì, la citazione ha questo curioso potere: ti colpisce e al contempo  ti fa sospettare che il citante sia esattamente l’opposto di quanto dichiara.

Prendiamo ad esempio  una tra le più diffuse citazioni del web:  «Solo gli imbecilli non cambiano mai opinione» (H. de Mirabeau): considerata la quantità di gente che se ne appropria viene da pensare che, contro ogni evidenza, non esistano più imbecilli e nemmeno persone che non si fanno corrodere dal dubbio.  Essa è formulata in maniera talmente categorica da smentire se stessa nel momento in cui viene pronunciata. Se vi prendete la briga di fare una ricerca su internet utilizzandola come chiave di ricerca, del resto,  noterete che essa viene utilizzata, oltre che dai medesimi siti di citazioni, da siti d’opinione le cui firme non si distinguono certo per il mettere in discussione le proprie certezze. Ne era consapevole Luciano De Crescenzo, il quale disse: "Solo gli imbecilli non hanno dubbi",  "Ne sei sicuro?"; "Non ho alcun dubbio!" . Ma lui èdotato di autoironia, il che lo rende laico già di per sé. 


Il senso delle citazioni consiste pertanto esclusivamente nella loro forma ad effetto, ed il rispettivo contenuto è solamente un pretesto, il fatto che sia autentico è del tutto secondario . La prova? E’ che sono circolari, cioè hanno il potere di slittare il proprio senso dall’una all’altra in modo che esso si smentisca per strada.
 

Tornando alla citazione sulla imbecillità, è evidente che la persona che l'ha pensata, oltre a quella che l'ha citata, si ritengono automaticamente intelligenti. Quando una persona è automaticamente intelligente vuol dire che si sente tale senza mai avere un dubbio e noi sappiamo da B. Russell che: “Il problema dell'umanità è che gli stupidi sono strasicuri, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi.” Quindi sembrerebbe che sono gli imbecilli a fare le citazioni sugli imbecilli. Infatti:

    1) Gli idioti sono una saggia istituzione della natura che permette agli stupidi di ritenersi intelligenti. (Orson Welles)

    2) Per lo stupido il cretino è sempre l'altro. (Fruttero & Lucentini)

    3) Il primo stadio della fesseria è il considerarsi saggio. (Benjamin Franklin)


UN altro esempio particolarmente significativo lo trovate in questa pagina:
http://www.alexamenos.com/index.php?itemid=184


 
Essa è introdotta dalla citazione di S.T. Coleridge: “E’ impossibile avere la meglio su un ignorante usando degli argomenti”. E’ una citazione lapidaria e splendida perché sarà  utilizzata da tutti coloro che decidono di non ricorrere ad  argomenti di sorta per tema di sprecarli contro degli ignoranti esattamente nella stessa misura in cui sarà usata da degli ignoranti, i quali si sentiranno automaticamente intelligenti  per il fatto di non usare argomenti. Insomma, da brava citazione democratica è adatta a tutti gli usi, trasforma gli stupidi in intelligenti col risultato, tuttavia, di passare essa stessa da intelligente a stupida.

Del resto: “Il saggio sa di essere stupido, è lo stupido invece che crede di essere saggio”.
(W. Shakespeare)
Ergo, mi piace pensare che la citazione, come metodo, non sia laica, perché semplicemente è priva di intelligenza. 









2 commenti:

  1. Difficile esprimersi in merito a quest'ultimo articolo...eccedere per non deficere nel dubbio...e quindi non esprimersi...! ho delle difficoltà di movimento nel blog...dovremo fare una seduta! E.

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